Festa della Liberazione - Storia e Attualità - Ricorrenze

 Festa della Liberazione

"...E questo è il fiore del partigiano... Morto per la libertà!"

Quest'oggi 78 anni fa aveva inizio la Resistenza. Oggi ricordiamo tutti i partigiani e civili che combatterono il nazismo e il fascismo, che ci liberarono da essi, che scrissero la nostra Costituzione, che si sacrificarono per gli italiani, che morirono martiri, che persero parenti e amici. Ma non dev'essere un giorno triste: oggi è la Festa della Liberazione; dobbiamo essere contenti e allegri del fatto che la Resistenza ci sia stata e che la Costituzione sia stata scritta da antifascisti al fine di troncare qualsiasi possibilità del ritorno alla dittatura e di portare in Italia la vera democrazia. L'antifascismo non è un'ideologia, non è un oggetto di controversia, l'antifascismo è un valore, il valore che ha donato a tutti gli italiani la libertà e il diritto di parola, di opinione, di pensiero, e tutti gli italiani ne devono essere orgogliosi, dicendo a testa alta: "Io sono antifascista!" 

E' importante ricordarlo perché purtroppo il fascismo ancora c'è e c'è stato in tutti questi anni. Può non sembrare e difatti i fascisti stessi non vogliono che traspaia, ma basta accendere un po' il cervello, uscire dalla nostra comodità, riflettere anche per poco, scalfire la superficie, andare a fondo e ci si rende conto che le idee fasciste non se ne sono mai andate. Un esempio che ho visto io in prima persona è stato quando verso novembre è stato appeso uno striscione fascista davanti la mia scuola. Sicuramente un esempio banale, se ne possono trovare molti altri, ma rende l'idea.

Viviamo in uno Stato in cui la seconda carica dello stato si oppone apertamente ad un fatto storico, ovvero che la Costituzione sia basata sull'antifascismo. Tra i ministri si parla di 25 Aprile festa di divisione, il che contrasta con lo spirito, ancora una volta, storico della ricorrenza, che è in realtà di unione dell'Italia contro il nemico comune del fascismo. Si pubblicizza la Prima Guerra Mondiale, quella da noi vinta e per essa ci innalziamo ad eroi, ma quando poi si passa alla Seconda in molti negano, sono vaghi, fanno finta che sia passato troppo tempo per ricordare. I fatti storici sono fatti innanzitutto scientifici e, pertanto, dimostrabili. Non è ammesso vagheggiare o negare un fatto storico, sarebbe come dire che la Terra sia piatta e al centro dell'Universo (ahimè, c'è anche chi lo dice...). Chiunque lo faccia, in un modo o nell'altro, sta assumendo un atteggiamento fascista. E questi fascisti sono furbi, manipolano le masse, cercano di farle rimanere nell'ignoranza, nella superficialità. E il risultato è che molti non vanno a votare e dunque sono proprio quei fascisti a salire al potere. Piccola parentesi, il voto è non solo un diritto, ma anche un dovere; non esprimere un'opinione è la stessa cosa di adeguarsi all'opinione altrimenti più popolare; si vota anche per protesta. E la gente si scorda di tutti i civili uccisi dai nazisti nelle Fosse Ardeatine con un'esagerata risposta ad un atto normale per il tempo di guerra, con chi dice che tale strage sia stata causata proprio dai partigiani per aver "provocato i nazisti", come se questi ultimi fossero angeli. 

Le celebrazioni servono a farci ricordare di impegnarci nel resto dell'anno, altrimenti sarebbero inutili. Non scordiamoci la storia perché si ripete. Stiamo sempre all'erta, impariamo a distinguere la verità dalla menzogna, il bene dal male. Non lasciamoci abbindolare dal politico appariscente di turno che in realtà è probabilmente fascista. Teniamo saldi nella nostra mente che essere fascisti è un crimine. Essere fascisti è un crimine verso la libertà del popolo italiano e un'offesa verso i martiri che combatterono per essa. E' un appello che voglio fare, non scordiamoci di tutto questo, ma agiamo, divulghiamo per quanto ci sia possibile. La conoscenza e la consapevolezza sono i peggiori nemici del fascismo. Con tutto il mio cuore, chiunque stia leggendo questo, per una volta, per una sola volta, non faccia l'indifferente. I partigiani erano uniti, il 25 Aprile è festa di unione e così noi dobbiamo essere. Informiamoci, leggiamo, ricerchiamo sulla storia dell'antifascismo. Per cominciare consiglio di cercare chi siano Giacomo Matteotti, a cui sono intitolate così tante piazze in Italia, e Giuseppe Malacaria, martire qui nella nostra Catanzaro, ma non fermiamoci qui.

Mi scuso se forse quest'articolo sia risultato noioso, se non sia impeccabile nella forma o se mi sia scordato di qualcosa di importante, ma scriverlo era una specie di mio personale obbligo morale. Devo quest'ispirazione principalmente al convegno dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) tenutosi il 24 Aprile 2023 nella Biblioteca De Nobili di Catanzaro al quale ero presente. In particolar modo ci tengo a ringraziare la Professoressa del Liceo Scientifico Siciliani Raimonda Bruno e il Presidente del Comitato Provinciale ANPI Mario Vallone per i loro mirabili interventi a suddetto convegno.

Buon 25 Aprile a tutti. Buona Festa della Liberazione. Grazie.

Scritto e redatto da Gennaro Fregola


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